E siamo arrivati alla vigilia dell’Inter day. Una finale di Champions tra Manchester City e Inter molto attesa in tutta Europa. Da una parte il Pep Guardiola e dall’altra quel Simone Inzaghi che pur con le sue 12 sconfitte in Campionato ha dimostrato con i fatti di essere un re di Coppe. Ebbene, domani 10 giugno 2023 (potrebbe essere una data storica per i nerazzurri) Inzaghi affronta con i suoi ragazzi la Coppa più bella, quella più ambita da sempre da tutti i maggiori club europei. Ed è giusto tifare Inter non solo perché ad affrontare il City c’è una squadra Italiana, ma anche perché con una eventuale vittoria dei nerazzurri si rivaluterebbe il buon nome del calcio italiano, nonostante le sconfitte subite dalla Roma e dalla Fiorentina nelle rispettive finali di Europa League e Conference League. Per questo diciamo che nello spirito sportivo di ogni tifoso italiano, domani sera debba esserci il comune senso di una passione pallonara che almeno in questi casi unisca, mettendo da parte ruggini e antipatie che fanno disperdere il principio di una vittoria che, in fondo, possa considerarsi merito di tutti in quanto italiani. E poi c’è quel sentimento che ricorda un match considerato come l’incontro – scontro – tra Davide e Golia, dove chi conosce la storia sa come finisce. E nonostante la squadra di Pep Guardiola sia favorita per oggettiva superiorità tecnica, ci sono molti indizi che fanno ben sperare in un possibile risultato positivo per l’Inter di Inzaghi che, sarà un caso, in questa occasione ha tutti i suoi giocatori disponibili, avendo per la prima volta quest’anno l’infermeria vuota. Un buo segnale Chissà! Dunque, domani sera il pallone nerazzurro si alzi al cielo in una notte che al popolo interista fa riaffiorare emozioni mourinhiane di quel triplete scritto nella storia del club e, soprattutto, nel cuore dei suoi tifosi che ancora oggi ne ricordano le forti emozioni.
Salvino Cavallaro